Presentazione

Prosegue l’azione del governo sul fronte della revisione della spesa pubblica (spending review).

Dopo il rapporto presentato dal Ministro dei rapporti con il Parlamento Giarda al Consiglio dei Ministri del 30 aprile, la direttiva del Presidente del Consiglio con le linee guida per contenere le spese di gestione e, il decreto legge n. 52, contenente “Disposizioni urgenti per la razionalizzazione della spesa pubblica” (convertito in legge n. 94/2012), il quarto passaggio è il decreto legge approvato dal consiglio dei Ministri del 5 luglio, contenente “Disposizioni urgenti per la riduzione della spesa pubblica a servizi invariati”.

Gli interventi previsti dal Consiglio dei Ministri consentiranno un risparmio per lo Stato di 4,5 miliardi per il 2012, di 10,5 miliardi per il 2013 e di 11 miliardi per il 2014.

Il decreto legge n. 95 del 6 luglio 2012 è in vigore dal 7 luglio 2012 dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale.

Le nuove disposizioni in materia di revisione della spesa pubblica hanno come obiettivo far rientrare il funzionamento dell’apparato statale entro un quadro razionale di valutazione e programmazione attraverso l’ottimizzazione delle procedure e delle articolazioni dello Stato, inclusa quella giudiziaria, l’accorpamento o dismissione degli enti non necessari e alla progressiva riduzione degli organici, privilegiando la distribuzione razionale delle risorse umane e materiali a disposizione delle pubbliche amministrazioni.

La riduzione della spesa non incide sulla quantità di servizi erogati dalle pubbliche amministrazioni che restano invariati, va invece a colpire gli eccessi di spesa.

I risparmi ottenuti consentiranno di evitare sia l’aumento di due punti percentuali dell’IVA per gli ultimi tre mesi del 2012 e per il primo semestre del 2013, sia di estendere la clausola di salvaguardia in materia pensionistica prevista dal decreto legge “Salva Italia” ad altri 55.000 soggetti, anche se maturano i requisiti per l’accesso al pensionamento successivamente al 31 dicembre 2011. Complessivamente, l’importo a favore dei lavoratori “salvaguardati” è di 1,2 miliardi ( a partire dal 2014).

La riduzione degli eccessi di spesa delle pubbliche amministrazioni, per la parte relativa ai beni e servizi, è frutto dell’analisi svolta del Commissario straordinario per la spending review, Enrico Bondi. L’analisi ha permesso di individuare un benchmark di riferimento in base al quale stimare l’eccesso di spesa in capo alle amministrazioni (lo Stato centrale, le Regioni, le Province, i Comuni e gli enti pubblici non territoriali). L’indicatore, che tiene conto delle peculiarità di ciascuna amministrazione, costituisce la base analitica per superare una metodologia di riduzione della spesa che colpisce nella stessa proporzione i soggetti virtuosi e quelli meno virtuosi, disincentivando il perseguimento di comportamenti efficienti. Il nuovo metodo allinea i centri di spesa meno performanti a quelli efficienti ed è, quindi, la premessa per operare riduzioni di spesa selettive. Prendendo spunto anche dalle lettere inviate dai cittadini che hanno partecipato alla consultazione pubblica sulla spending review i risparmi riguarderanno ad esempio le spese di cancelleria e quelle per i carburanti; il consumo di energia elettrica; le spese di pulizia e quelle postali, i buoni pasto, le spese per pubblicità, quelle per la somministrazione di pasti nelle scuole e ospedali.

Per la parte relativa alla riduzione delle dotazioni organiche delle pubbliche amministrazioni, la razionalizzazione del patrimonio pubblico, l’organizzazione degli enti pubblici e la soppressione di enti e società, la riduzione della spesa si basa sull’elaborazione svolta dai Ministeri, ciascuno per la parte di propria competenza.

Fonte: comunicato allegato al Consiglio dei Ministri n.38 del 5 luglio 2012

Pagina pubblicata il 10 luglio 2012

Presentazione

Consultazione pubblica

Rapporto Giarda

Linee guida per il contenimento della spesa

Razionalizzazione della spesa (Dl n.52/2012)

Riduzione della spesa a servizi invariati (Dl n.95/2012)

Acquisizione di beni e servizi

Le decisioni sulla spesa


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